Durante i mesi più freddi dell’anno in genere i bambini sono i primi a
contrarre malattie come influenza, tosse, mal di gola e raffreddore.
Come mai? I motivi principali sono tre.
Per fare sentire i piccoli a loro agio li accogliamo in un contesto di gioco e di divertimento, trasformando i percorsi di cura in una piacevole avventura.
Per fare sentire i piccoli a loro agio li accogliamo in un contesto di gioco e di divertimento, trasformando i percorsi di cura in una piacevole avventura.
Per curare e prevenire sinusiti, tonsilliti, laringiti e bronchiti, molto diffuse nei bambini, si rivelano particolarmente efficaci due tipologie di acque sorgive:
La cura consiste in aerosol, inalazioni, docce nasali (cioè l’acqua viene fatta fluire nelle cavità nasali), polverizzazioni in ambiente e humage. L’acqua Breta, pur non agendo direttamente sulle cause dell’allergia, diminuisce l’infiammazione e migliora il trofismo delle mucose delle vie respiratorie. Riduce quindi i sintomi principali quali starnutazioni, ostruzione nasale e rinorrea acquosa (naso che cola).
L’apparato uditivo è strettamente connesso con l’apparato respiratorio. Nei primi anni di vita del bimbo risulta quindi particolarmente sensibile al rischio di infezioni, originando malattie da raffreddamento che possono sfociare in otiti. Queste possono portare alla rottura del timpano o a una temporanea sordità, detta sordità rinogena. Il campanello d’allarme è un calo dell’attenzione e del rendimento a scuola: il bambino non sente bene e di conseguenza non comprende le spiegazioni delle insegnanti, distraendosi
facilmente. La cura termale prevede insufflazioni endotimpaniche (i gas disciolti nell’acqua vengono portati direttamente nell’orecchio medio per liberarlo dal muco). Anche in questo caso l’acqua più indicata è Breta, ricca di zolfo che aiuta a liberare l’orecchio e ha un’azione antinfiammatoria.
Le cure termali inalatorie possono essere eseguite in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. È richiesta la prescrizione specifica del Pediatra curante, riportante il disturbo del piccolo e il trattamento termale conseguente. Ogni bambino ha diritto di usufruire di un ciclo di cure all’anno, cioè 12 giorni di cure per un totale di 24 cure inalatorie oppure, nel caso della sordità rinogena, di 12 insufflazioni/politzer e di 12 cure inalatorie.
La cura inalatoria termale può essere praticata dai primi anni di età. L’azione è naturale e indicata per un organismo ancora in crescita come quello dei bambini perché non interagisce con lo sviluppo, come talvolta accade invece con i farmaci.
Di base le cure termali si possono effettuare in qualsiasi mese dell’anno. Il nostro consiglio è di procedere durante i periodi con temperature non estreme (cioè non in pieno inverno o in piena estate) per evitare che gli sbalzi di temperatura ne compromettano l’efficacia.
I momenti migliori sono quindi:
• dai primi giorni di settembre (prima dell’inizio delle scuole e degli asili) fino alla fine di ottobre per la prevenzione delle infezioni delle vie aeree (riniti, sinusiti, otiti, faringotonsilliti, bronchiti)
• dalla tarda primavera a inizio estate per il trattamento dei sintomi residuali (lieve tosse, naso che cola), tipici dei mesi freddi invernali e dei primi mesi di primavera, e come prevenzione al periodo delle allergie
Il ciclo terapeutico ha durata complessiva di 12 giorni, con un giorno di sospensione a metà cura. Possono rivelarsi molto utili due cicli all’anno, da effettuarsi preferibilmente a primavera inoltrata e ad agosto/settembre, prima dell’impegno scolastico (tre mesi di distanza tra i cicli).
Per essere efficaci le cure termali vanno eseguite in assenza di sintomatologia acuta. In caso contrario possono provocare crisi di reattività, come broncospasmi e attacchi asmatici. Sarà la visita medica di ammissione a verificare l’idoneità o a posticipare l’inizio della terapia.
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Direttore Sanitario Mara Angela Mascherpa
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